2015 Rigenerazione dei centri urbani storici, tra conservazione e innovazione

Restructura, Torino 27 novembre 2015
14.00 : 16.00 ⁄ Stand OAT, Question Time
Rigenerazione dei centri urbani storici, tra conservazione e innovazione
Organizzazione: Ordine Architetti di Torino, in collaborazione con Fondazione OAT, a cura del focus group OAT Pianificazione del paesaggio e VAS

moderatori: Giovanni Alifredi, Giovanni Paludi
relatori: Paolo Mighetto (AIAPP, vicepresidente sezione Piemonte Valle d’Aosta), Mauro Sudano (libero professionista, Programmatore concorsi FOAT), Federico Morchio (INBAR, presidente commissione formazione)

La cultura di tutela e salvaguardia del patrimonio storico, architettonico e insediativo, è volta ad un importante lavoro di mantenimento dei caratteri costruttivi e architettonici locali, nell’obiettivo di preservare il valore testimoniale di tale patrimonio. Iter procedurali autorizzativi e pianificazione di tipo normativo- prescrittivo sono gli strumenti utilizzati per raggiungere gli obiettivi di tutela. Poco spazio è lasciato alla ricerca architettonica.
Quali potrebbero essere gli strumenti per conciliare le diverse espressioni del progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio storico? Quali opportunità e quali rischi.

Mauro Sudano
Un possibile approccio:

paesaggio/territorio/architettura:

– una scuola torinese: Mario Passanti, Giovanni Astengo, Luigi Pareyson
– i laboratori didattici di architettura e urbanistica
– l’esperienza come programmatore di concorsi alle diverse scale territoriali, committenza privata e pubblica: ambiti urbani storicizzati (Piazza Vittorio, Città di Torino; Villa della Regina, MIBAC; Forte di Fenestrelle, Provincia di Torino); ampliamento centri montani (Plan Revel, Privati); recupero borghi montani (Borgata Calsazio, UNCEM-Privati)

il concorso di architettura come:

– trasparenza e possibilità di condivisione e partecipazione nei processi decisionali
– scrittura delle regole del gioco (Documento Preliminare alla Progettazione)
– coinvolgimento dei soggetti preposti alla programmazione, esecuzione, tutela
– apertura alla multidisciplinarietà
– incontro tra fase programmatoria (definizione di una Committenza) e libertà e molteplicità degli esiti progettuali
– riappropriazione della dimensione culturale oltre i tecnicismi